giornata della memoriaPer non dimenticare l’orrore e per commemorare tutte le vittime della Shoah, ogni anno il 27 gennaio viene celebrato il “Giorno della Memoria”, istituito con la Legge 20 luglio 2000 n. 211.

Tutte le classi e le sezioni del nostro Istituto dedicheranno momenti di riflessione adeguati all’età dei bambini e dei ragazzi affinché ciò che è stato non sia più.

 

A SEGUIRE LE ATTIVITA’

 

SCUOLA DELL’INFANZIA

Le insegnanti della scuola dell’infanzia sensibilizzeranno i bambini sui comportamenti positivi da tenere gli uni verso gli altri.

A partire dalla lettura del testo UNO DI QUESTI NON E’ COME GLI ALTRI le riflessioni dei bambini verranno poi trasposte in linguaggio grafico-pittorico.

SCUOLA PRIMARIA

Per la scuola primaria tre proposte operative sono state accolte dalle classi:

  1. Lettura di un testo tra quelli proposti nella bibliografia di riferimento cadenzata per fasce d’età;
  2. visione del film RESISTANCE: LA VOCE DEL SILENZIO SULLA VICENDA UMANA DI Marcel Marceau, che ha salvato centinaia di orfani dalla persecuzione nazista;
  3. laboratorio di filosofia A CHE SERVE LA MEMORIA: mnemoniche straordinarie: gli basta leggere per ricordare tutto .Ma cosa è la memoria? E’ una funzione della mente che si attiva dopo che abbiamo osservato quello che ci circonda.

Ricordiamo alcune cose, o almeno dovremmo, ma altre le dimentichiamo.

Molti filosofi si sono occupati di memoria in particolare il francese Henri Bergson che l’ha definita come “L’accumularsi di ricordi sempre presenti in noi anche se non ce ne rendiamo conto.”

Accanto a questa memoria che possiamo definire personale, perché dipende dalle nostre esperienze, ne esiste una collettiva, è fatta dalle storie vissute da un insieme di persone il cui ricordo condiviso permette di riconoscersi come parte di una comunità che sia piccola come la classe o la famiglia o più grande come la città o la nazione.

L’articolo 11 della costituzione italiana dice che l’Italia ripudia la guerra. È stato scritto dopo che il nostro Paese aveva vissuto il periodo del terribile della Seconda Guerra Mondiale per evitare alle generazioni successive di sperimentare la stessa storia dolorosa.

Conservare la memoria di chi ci ha preceduto, come i racconti delle nonne e dei nonni, è necessario per costruire non solo il presente ma anche il futuro. Luoghi speciali per farlo sono i musei che possono essere descritti come “teatri della memoria”, dove si costruisce l’identità di una comunità e soprattutto dove le diverse visioni del passato e del presente incontrano il futuro.

I bambini e le bambine della scuola primaria costruiranno i loro musei della memoria creando con le loro scelte un ponte tra passato e futuro nel nome della fratellanza e della solidarietà oltre che del rispetto delle reciproche diversità.

 

SCUOLA SECONDARIA

Classi prime : “I bambini di Terezin: farfalle e sogni di libertà”

  • Un viaggio nella memoria attraverso i versi e i disegni dei bambini di Terezin.

Classi seconde: “Dal Binario 21 ad Auschwitz e ritorno: un viaggio nella memoria.”

  • Storie di donne, sopravvissute alla Shoah. Lettura di brani e

Classi terze : “ Voci e storie” . Avvia ed inizia l’ascolto nei file audio.

Le testimonianze toccanti di uomini e donne, nel racconto che ne fanno le voci dei nostri alunni e delle nostre alunne.

I docenti accompagneranno le classi in un viaggio nella memoria, attraverso letture di testi, visione di filmati, approfondimenti e riflessioni guidate, a partire da documenti dell’epoca, tra cui il “ Manifesto della razza”.

Contributo finale delle classi: “ Le farfalle non vivono nel ghetto” .

-Realizzazione ed installazione di farfalle di carta colorata con la tecnica origami. In ricordo dei bambini, vittime innocenti del ghetto di Terezin e della Shoah.

Inoltre, il nostro Istituto parteciperà al progetto dal titolo Ricordando (l)a Memoria in partenariato col IV Municipio che coinvolgerà le classi IV e V della scuola Primaria. Verranno riprodotti in loop durante l’intera giornata sui canali social istituzionali i video e le opere multimediali che invieremo.

 

Chi registra i campi di sterminio come “incidenti sul lavoro” della vittoriosa spedizione della civiltà, il martirio degli ebrei come un episodio irrilevante nel quadro della storia universale, non ricade soltanto al di qua della visione dialettica delle cose, ma perverte il senso della propria politica: che è quello di imporre un alt all’estremo del male.

Theodor Adorno

 

 

 

AUDIO-LETTURE DEDICATE

 

“Nemmeno noi, che abbiamo visto, volevamo credere. Ho sperato per anni di riuscire a dimenticare: poi ho capito che sarebbe stato da colpevole, diventare complice. Così, ricordo.

 

 

È significativo, nella ripetitività della commemorazione per la Giornata della Memoria, ripeterci queste parole, affinché l’assuefazione e l’indifferenza non abbiano il sopravvento sul nostro tempo e quindi su di noi.

Sono state pronunciate dal soldato russo Yacov Vincenko che, all’età di 19 anni, è stato il primo a varcare i cancelli di Auschwitz, il 27 gennaio 1945.

 

Nessuno meglio di lui ci lascia una testimonianza e genera in noi la necessità di perpetrare questa “testimonianza” oggi, domani.

 

Ricordare è conoscere e conoscere è ricordare. 

 

È nostro dovere vincere l’oblio, la dimenticanza e restituire, nel ricordo, il nostro tributo morale a tutti coloro che hanno subito un martirio tanto orribile e insensato.

 

E allora ecco che le giovani voci dei nostri alunni, nello scorrere inesorabile del tempo, acquistano quel senso che andiamo cercando e restituiscono alle vittime  la dovuta dignità.

 

Vi invitiamo ad ascoltarle nelle AUDIO-LETTURE a questo link.